- 22 Dicembre 2022
- Posted by: comes
- Categoria: Rassegna Stampa
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
Taranto, Comes investe 12 milioni di euro in capannone ex Simi e Cemit
Progetto avveniristico per consentire la manutenzione delle navicelle delle pale eoliche e la produzione di elettrolizzatori. L’impianto sarà alimentato con pannelli fotovoltaici
Il rendering del nuovo capannone
Destinato a diventare un polveroso reperto di archeologia industriale, un capannone degli impianti ex Simi Sistemi e Cemit dell’area industriale di Taranto, inutilizzato da una dozzina di anni, rinasce per un futuro pieno di attività. L’operazione di recupero è di Vincenzo Cesareo, titolare della Comes ed ex presidente degli industriali di Taranto. L’investimento complessivo, tra acquisizione della struttura e della ristrutturazione per nuovi utilizzi, come la manutenzione delle navicelle delle pale eoliche e la produzione di elettrolizzatori di nuova tecnologia, è di 12 milioni di euro. Si tratta di un capannone situato a 200 metri dallo stabilimento siderurgico, ma dall’anima ecologica, diametralmente opposta alla mastodontica fabbrica dell’acciaio. “
Il progetto
Vincenzo Cesareo
«Lo alimenteremo con pannelli fotovoltaici e accumulatori di idrogeno – racconta Cesareo – ci saranno una palestra per i dipendenti, la sala lettura, l’attuale nostra sede diventerà un’Academy. Ci
vorrà un anno e mezzo per finmire i lavori ed entrare in produzione». Secondo Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto, «le aziende come Comes facciano da capofila alle reti di
impresa. Così possiamo avere uno slancio maggiore. Se abbiamo le reti d’impresa possiamo anche partecipare a grandi progetti». «Questo progetto di Comes – ha sottolineato il sindaco Rinaldo
Melucci – sta dando un segnale molto importante a Taranto e all’imprenditoria. Possiamo fare della buona industria, cose importanti. Nessuno ci deve imporre niente. Stiamo invece cercando di far comprendere che le imprese che crescono di più, sono quelle che hanno attività diversificate, che fanno più sviluppo e ricerca e che hanno una componente ed un bilancio di sostenibilità».
di Cesare Bechis